Superstore serie Tv classica, resa geniale da un dettaglio
Nov 13th, 2020 | Di Redazione | Categoria: CATEGORIA B, Marketing
Superstore sarebbe una serie tv come tante, se non fosse per un particolare che la rende unica e geniale.
Gli USA ci hanno abituati a produrre ogni anno serie televisive interessanti e Superstore probabilmente non verrà ricordata come una delle più innovative.
Lo show NBC racconta le avventure di un piccolo gruppo di amici e colleghi, in situazioni spesso divertenti, senza trascurare la solita storia d’amore.
Si tratta di una sit-com molto classica, che nel suo concept non è diversa da Friends, How I met your mother o The Big Bang Theory.
Perché allora la definisco geniale?
Ciò che la rende diversa dalle altre è la sua location, il Superstore immaginario Cloud9, che è teatro di tutte vicende della serie.
Dal punto di vista del marketing è una trovata meravigliosa.
Perché i dialoghi dei protagonisti si svolgono spesso fra le corsie del negozio, mentre riforniscono gli scaffali e non c’è nulla di strano o forzato.
Il fatto è che queste situazioni, assolutamente normali nella trama degli episodi, sono palcoscenico perfetto per un’infinita serie di product placement.
Che due protagonisti discutano, allestendo il nuovo espositore RedBull, non è percepito come una forzatura, perché è quello che normalmente farebbero i due personaggi.
Non fraintendetemi, la serie è divertente e i personaggi sono scritti molto bene, ma quello che la rende veramente particolare è questo dettaglio.
Penso a serie molto amate come Mindhunter, che ha faticato a realizzare la seconda stagione e, dalle indiscrezioni dello stesso David Fincher, non arriverà alla terza.
Il costo di Mindhunter è troppo alto e anche se gli ascolti sono normali non sono sufficienti a giustificare una terza stagione.
Superstore, invece, è già arrivata alla 6 stagione e non dubito che continuerà, perché l’intrattenimento televisivo è soprattutto business.
Fortunato Monti
Web & Social Marketer & Content Creator
fortunato.monti@gmail.com
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